martedì 22 settembre 2009

Ma tu riesci a non pensare?


Sì, riesco a non pensare.
Non me ne preoccupo.
Un giorno è lungo un anno.
Un anno un giorno.
Ogni giorno ho necessità diverse, sentimenti diversi.
In un equilibrio che è instabile per molti ma il solo che conosco.
Io dimentico, io abbandono.
Forse so pure il perchè ma è così e così rimane.
Quindi perchè crucciarsene o torturarsi?
Le cose a volte son più semplici di quelle che appaiono.
La maggior parte delle volte.
Ci penso per un po' poi arriva altra vita, fosse solo sonno e passa tutto.
Ma sono qui oggi a dirlo e domani negherò.
Dirò che mi ero sbagliata per poi tornare sulle mie posizioni il giorno dopo.
Con le emozioni è così.
Non è che si possono schiacciare i bottoncini.
E' che son nata libera.
E libera credo morirò.
Questo è il premio, questa è la punizione.

Il cuore rimane sempre un cubo di rubik con le sue combinazioni emozionali.

5 commenti:

  1. Ecco, appunto, dovrei farlo pure io.
    Hai ragione le cose sono davvero molto più semplici di quello che pensiamo noi. E io continuo imperterrita a complicarmele.
    La libertà non è una punizione, ma una conquista.

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  2. Crucciarsene e torturarsi??
    Tu hai un gran culo a saperlo fare, lasciatelo dire :-)

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  3. Credo che finchè si ha voglia ed energia per mettersi in discussione e per cambiare si sia tutto fuorchè morti.... Condivido il pensiero di crisalide... invidio fortemente questa tua capacità.

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  4. ma semplicemente perchè tutto alla fine ti è indifferente e nessuno indispensabile. almeno finora. E sì, perdi qualcosa

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